Alla luce dei documenti storici disponibili si presume che “la torre del trappeto” sia stata costruita intorno al XIV sec. Allorquando si diffuse nella pianura circostante, come in tutta l’isola, la coltivazione delle “cannamele”.
La sua esistenza è testimoniata in un rapporto storico sulle “marine di tutto il Regno di Sicilia” fatto redigere dall’Imperatore Filippo II nella seconda metà del ‘500.
Il suo scopo era principalmente la difesa delle piantagioni dalle incursioni piratesche;
Nella seconda metà del ‘500 il trappeto era in piena attività e teneva rapporti economici-commerciali col banco gentile di Palermo.
Lungo il corso dei secoli fù sempre in mano dei Baroni e Conti che dominarono Naso (del cui territorio faceva parte Capo d’Orlando).
Intorno alla metà del sec. scorso viene acquistato da una ricca proprietaria inglese, Maria Eugenia Johnson, sposa del Cav. Saverio d’Amico, dai cui discendenti, recentemente, il Comune lo ha acquistato.